Alessandro Stradella: Il Trespolo Tutore – Ensembe Mare Nostrum
Sinfonia avanti l’Opera
Ti torno a dir Despina
Balia, balia, che c’è?
Cruda sorte, iniquo amore
Balia, non pensat’altro: andat’ in casa
E ben, Despina, dimmi
Che t’ho fatto empio amor
Ma, padrone, oramai
Il finger d’amare – Per togliermi di guai
Fino a finger lo farò
Quando mai fra tanti e tanti
Cieli dunque, che farò?
Ah, che spropositi si fa!
Chi è quest’addormentato?
Ma che fo?
Oh garbato, oh garbato
Tant’è gli è cane e pazzo
Un marito non gradito
Questo qui gli è ben giusto
Quel ch’amo è qui presente
Un ch’è pazzo, un ch’è ridicolo
Oh Despina tanto bella
Chi batte, eh là?
Dunque un pazzo scimunito
Oh, questo matrimonio si può dir consumato
Ognun bada a dirmi ohibò
Ma chi v’intenderebbe?
Non è Ciro
E chi diavolo sarà?
Ecco qui quella fiamma
A Nino? Oh, questo sì
Sinfonia avanti il Secondo Atto
E ben ché voi ne fate
Come posso trattenermene
Pur ché sia tutta mia
Ah, Despina, che per te
Amor così ancor con me
Ah, Despina, assassina!
Che cosa c’è? Che cosa?
Ora è tempo, Trespolo, in tuono!
Pur vi trovo, in buon ora
Tutta notte mi trattengo
Basta! Il fatto si è
E Despina quella cagna – Che sento, ahimé
Vi compatisco: è bella
Il mio bel sol dagli occhi miei sparì
Artemisia?
Carte amate – Voi la stracciate!
E perché questo a me
Luci bellissime – Se l’ho dir come gli’è
Disperate pur pietà
Che muovo? Che penso?
Che pensi mio bene?
L’amare è destino, non è volontà
Dunque; fati
Quanto, oh, quanto egli è impossibile
Mostro terribile
Al tutore?
Bene, alla fé, che si dicesse in villa
Oh cristallo limpidissimo
Eccovi qui il ritratto
Ma che ritratto è questo?
Oh, questa sì, ch’ella non è minchiona
Sinfonia avanti il Terzo Atto
Fermatevi una volta: perché non la volete?
Andate pur là
Tic, toc, toc
Fare, fare, e lasciar dire
Credete voi che Trespolo
Dice da vero, e non mi dà la baia
Ora sì, ho pietà
Quant’è falso che faccia l’amore
O quante grazie
Oh, quanti soli
Così sta, così sta
Oblio, che lento e tacito
Ah, ah, gli è meglio ridere
Su, dunque, fuggite
Dicendo con mia madre
Se tuo fato invariabile
Ad un’ora ceniamo
Finalmente! Chi vuol una persona
Insomma io vuò chiarirmi
Parrà stravaganza
Eccovi il testamento
Che cosa mai costoro posson aver tra loro?
Dunque, Ciro
Martiri non più!
Oh signor Ciro, appunto io vi cercavo
La speranza d’un dolce contento
Voglio entrarmene in casa
Che musica bella
Molto tardi tornate, ma la balia dov’è?
Due ore venite
Chi non sa che cosa sia
Tarapatà, Tarapatà, Tarapatà!
Fa’ la nanna, Nino mio
Ma dove, dove andate?
Venghino in questo circolo
Quest’affronto? Questo a me? – Oh, veh, che pazzo!
Ma lasciatemi dire
Voi sentite quel che fate?
Ah, se visibile
Ma.
Con chi parla Artemisia a questo oscuro?
Ogni cosa è imbrogliata
Non occorre pensar più!
Tira via, tira via
Dunque amore
Riccardo Novaro, Roberta Mameli, Rafal Tomkiewicz, Silvia Frigato, Luca Cervoni, Ensembe Mare Nostrum, Andrea de Carlo
38,90€
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